L’ospedale di nuova generazione dovrà essere un ecosistema resiliente al cambiamento e capace di proteggere la salute dei diversi utenti, al mutare delle esigenze sociali, economiche, ambientali ed epidemiologiche
Biovitae vince il premio ClimateXHealth per la decarbonizzazione delle strutture sanitarie pubbliche
Biovitae è stata inserita tra le prime tre innovazioni per la categoria Decarbonizzazione delle Strutture Sanitarie Pubbliche della piattaforma ClimateXHealth Challenge di PATH, un’organizzazione globale senza scopo di lucro dedicata al raggiungimento dell’equità sanitaria che sviluppa e adatta tecnologie per rispondere alle esigenze sanitarie dei Paesi a basso e medio reddito, per la sua tecnologia di sanificazione continua.
Questo premio posiziona Biovitae come una soluzione efficace e eco-sostenibile per prevenire e contenere le infezioni microbiche, contribuendo così alla creazione di infrastrutture sanitarie resilienti.
La piattaforma ClimateXHealth Challenge di PATH si dedica a valutare l’impatto che i cambiamenti climatici possono avere sulla nostra salute, creando soluzioni innovative per le strutture sanitarie pubbliche rendendole pronte ed equipaggiate per reagire ai problemi creati dai cambiamenti climatici.
“Considerando il crescente rischio globale di specie batteriche resistenti sia ai disinfettanti che agli antibiotici (superbatteri), e con l’accelerazione imposta dalla pandemia di SARS-CoV-2 in corso”, ha proseguito Mauro Pantaleo, Amministratore Delegato e Presidente di Biovitae, “è necessario un cambio di paradigma per la sanificazione degli ambienti confinati, con l’utilizzo di tecnologie moderne, sicure ed ecosostenibili in grado di garantire una sicurezza microbiologica continua”.
I metodi convenzionali di disinfezione chimica (CD) attualmente utilizzati per sanificare le superfici sono costosi, lenti, inaffidabili e hanno un impatto negativo sull’ambiente. La disinfezione a raggi UV è pericolosa per l’uomo e gli animali, danneggia le superfici, è costosa e facilita lo sviluppo di agenti patogeni altamente resistenti. Entrambi i metodi hanno un elevato impatto ambientale e finanziario: è stato dimostrato che l’esposizione a lungo termine del personale ospedaliero a potenti sostanze chimiche e fumi aumenta il rischio di sviluppare asma, allergie, irritazioni cutanee o polmonari e BPCO. Questi problemi di salute possono portare a lunghe assenze o al pensionamento anticipato, con costi estremamente elevati per il nostro sistema sanitario.
È inoltre assodato che l’uso di sostanze chimiche tossiche è dannoso per l’ambiente. I composti di ammonio quaternario (QAC o “quats”) costituiscono una classe di sostanze chimiche utilizzate come disinfettanti nella pulizia e in altri prodotti di consumo. I QAC sono stati rilevati nei fanghi delle acque reflue, nelle acque superficiali, nei sedimenti e nel suolo.
Al momento solo la disinfezione continua e automatica è in grado di affrontare entrambe le questioni, chimica e UV, in termini di efficacia e protezione dal rischio di infezioni e di protezione delle persone e dell’ambiente dal rischio legato alla diffusione di agenti chimici (incluso l’ozono prodotto dagli UV).
E solo la luce visibile a più lunghezze d’onda di Biovitae ha dimostrato di essere efficace su virus, batteri, spore, muffe e funghi in qualsiasi condizione, anche in presenza di esseri umani.